FONTE:
www.ilvaglio.it/spettacolo/cinema/p...iventata-beata/Presentato il film sulla vita di Teresa Manganiello, la beata analfabeta
Suor Pasqualina Di Donato Savino, madre superiora dell’Ordine delle Suore Francescane Immacolatine di Pietradefusi, è apparsa entusiasta della pellicola di Pino Tordiglione: “Tramite i mezzi di comunicazione è importante raggiungere il popolo”
Emilio Spiniello- Pubblicato il 4 aprile 2012
“Teresa Manganiello – Sui passi dell’amore” è il titolo del film dedicato alla vita della Beata irpina, presentato in anteprima nazionale per la stampa al teatro “De Simone” di Benevento. Nel lungometraggio del regista campano Pino Tordiglione si ripercorre la vita della “Santa ribelle”, così definita da Federico Moccia. Un cast d’eccezione per raccontare una figura straordinaria: da Paolo Ferrari a Maria Grazia Cucinotta, passando per Patrizio Rispo, Nicola Canonico e l’attrice protagonista che interpreta Teresa Manganiello, la giovane Federica Citarella.
La religiosa italiana, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Immacolatine, è vissuta nell’Ottocento e fin da subito ha diffuso la parola di Cristo. L’Analfabeta Sapiente di Montefusco che non aveva mai potuto frequentare la scuola, nacque il 1º gennaio 1849 e morì di tisi il 4 novembre 1876. A 22 anni, entrò nel Terz’Ordine francescano di Montefusco. Iniziò a seguire il Movimento francescano in Irpinia e nel Sannio, dando un valido aiuto nell’opera di evangelizzazione. E’ stata proclamata Beata a Benevento in piazza Risorgimento il 22 maggio 2010.
Il film, ambientato in Irpinia e nel Sannio, ha riprodotto le condizioni socio-economiche della realtà meridionale contrassegnata dal passaggio dal Regno di Napoli e delle Due Sicilie al Regno d’Italia. Prima della visione in sala della pellicola, è stato letto un messaggio dell’attrice protagonista, assente in teatro, che si è detta rinata da quest’esperienza che l’ha portata a soffermarsi di più sulla sua spiritualità.
Suor Pasqualina Di Donato Savino, madre superiora dell’Ordine delle Suore Francescane Immacolatine di Pietradefusi, è apparsa invece entusiasta: “Tramite i mezzi di comunicazione è importante raggiungere il popolo per diffondere l’esempio di vita di questa contadina che pur essendo analfabeta, ha dato tutta se stessa al Signore dedicandosi ai bisognosi materialmente e spiritualmente e quindi un messaggio che deve raggiungere chi non ha speranza, avendo fede in Dio e andando avanti nonostante le difficoltà della vita che vanno affrontate”.
Brevi parole sono state espresse dal cardinal Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi: “Una donna fedele alle proprie scelte che ha ‘sposato’ Gesù nella propria vita, quest’ultima caratterizzata da fatti concreti di bontà. Un film deve sorprendere e questo ci è riuscito”.
“Ho selezionato il cast tenendo conto sia della bravura che della popolarità degli stessi attori, tutti per offrire al pubblico televisivo i loro “amati” - ha dichiarato Tordiglione -. Ho spulciato gli indici d’ascolto delle fiction più popolari degli ultimi cinque anni e ho messo insieme gli ‘eccellenti’ per raccontare la ‘donna’ che appartiene alla mia terra, l’Irpinia”.
Il regista ha posto l’accento sul valore della testimonianza di una storia, vissuta in nome della carità e dell’amore verso gli altri: “Non è stato facile raccontare la vita di una beata ma abbiamo cercato di far risaltare le qualità umane grazie all’aiuto delle Suore Francescane e di tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del film; una produzione limitata per problemi di budget che spero venga accolta favorevolmente dal pubblico”.
Tanti i giovani attori sanniti e irpini che hanno preso parte al film che presto sbarcherà nei cinema e che sarà trasmesso dalla Rai. Da sottolineare la colonna sonora di Giovanni Lodigiani, neo compositore di Steven Spielberg e Walt Disney.
FONTE:
http://www.cittadiariano.it/index.php?opti...9112&Itemid=265Presentato il film di Tordiglione,Teresa Manganiello modello di santità anche nel nostro tempo.
Scritto da Lucia Cafazzo
05/04/2012 alle 13:18
Redazione - Gremito il teatro De Simone a Benevento per la presentazione dell'ultimo lavoro di Pino Tordiglione “Teresa Manganiello sui passi dell'amore”. Un film che arriva come una vera e propria manna dal cielo nel periodo pre - pasquale, per la sua intensità e profondità, perchè induce a riflettere, lasciando sicuramente una grande impronta dopo averlo visionato. Una rappresentazione da cui si traggono soltanto messaggi positivi di amore, di speranza di carità utilissimo al mondo odierno intriso di odi di egoismi di alterigia, altezzosità . Proporre un modello di umiltà, di amore di carità cristiana può solo far riflettere e dare grande lezioni di vita. Il film rappresenta una sorta di buona notizia, esattamente come il Vangelo. Una fiaba semplice, intrisa di principi sani, ricca di bellezza che la si può riscoprire non solo attraverso l'anima della protagonista, ma anche con le immagini della natura che rincuorano e rigenerano gli animi. Un ruscello che scorre, il soffermarsi su un fiore giallo, nel mostrare la natura nella sua semplicità. Tutto è bellezza nel film di Pino Tordiglione e non solo degli animi. “Non è stato un approccio semplice”- dichiara il regista – perché qui non si trattava di raccontare una donna qualsiasi, ma una santa vissuta in Irpinia, nell' 800, quindi è stato sicuramente necessario documentarsi e ciò è avvenuto grazie al consulente storico Fausto Baldassarre. Abbiamo camminato a braccetto con il territorio e il particolare contesto storico, e dunque anche un periodo in cui i monasteri venivano soppressi”...(LEGGI TUTTO)
Una storia , dunque che piange insieme ai nostri territori, (il film è ambientato in Irpinia e girato tra Benevento , Mercogliano , Montefusco, Montella, Pietradefusi , Zungoli ma anche Roma, Santa Maria a Vico e Bassano del Grappa) e alla storia italiana dell'epoca, ma in cui s'inserisce la figura di una donna semplice, non balzata alla cronaca per atti miracolosi ma che seppe rendere ordinaria, tangibile e reale la parola del Cristo. L'originalità del film di Tordiglione sta proprio nell' aver saputo intrecciare il presente con il passato che da un' angolatura molto particolare e propone delle considerazioni e riflessioni. Nel film il regista si accosta con l'occhio dell'uomo contemporaneo a un'avventura esistenziale apparentemente lontana dalla nostra età, ma che , al contrario riesce ad anticipare alcuni elementi cardini del mondo contemporaneo. Dunque la vita di questa semplice contadina dell' Irpinia di fine 800 che s'inserisce prepotentemente nella storia: i piccoli , anonimi ed eventi della gente comune diventano profetici e motore vitale per i grandi eventi collettivi. Il regista pone l'attenzione sulla testimonianza di una vita vissuta in nome dell'amore e della carità e spinge lo spettatore a interrogarsi e ad essere coinvolto nella storia presentata. Il film ha come interpreti Federica Citarella, Paolo Ferrari , Sergio Fiorentini, Maria Grazia Cucinotta ed è arricchito dalla testimonianza del cardinale Ersilio Tonini , Vittorio Sgarbi , Federico Moccia. Hanno fatto parte del cast anche due giovani arianesi, Raffaella Modugno e l'attore teatrale Antonio Lo Conte nella parte del fratello della protagonista Teresa Manganiello. Emozionato alla presentazione l'attore Paolo Ferrari “Un film che lascia sicuramente il segno, le emozioni che si provano nell' interpretazione di un ruolo di questo tipo non si possono tradurre in parole perchè si sbriciolano. Capita sempre di percorrere le autostrade ai nostri giorni, ma se noi percorressimo più spesso sentieri di campagna, ci fermassimo a guardarci in faccia e dire al prossimo io sono te , tu sei me, tutto sarebbe diverso”.
Un ruolo particolarmente interessante è quello di Alberto Gregorini, (Sergio Fiorentini) padre della giornalista Fabrizia (Maria Grazi Cucinotta)lo scrittore ateo, sulla sedia a rotelle che in Irpinia va alla ricerca di notizie sulla beata Teresa Mangniello : protagonista del suo prossimo libro. Alberto, visionando quei luoghi e leggendo i documenti di Padre Lodovico Acernese confessore della Manganiello rivive come una reverie la vicenda di Teresa e della famiglia in quegli anni di grande miseria e tormento: quelli dell'unità d'Italia. Un lavoro da visionare assolutamente, dunque, quello di Maria Teresa Manganiello di Pino Tordiglione, un film che tocca il cuore e lascia il segno. Siamo in un periodo in cui viviamo una profonda crisi non soltanto dal punto di vista economico, la gente ha fame non solo di pane, ma soprattutto di di spiritualità, di amore, di principi veri, sani e di avere delle guide spirituali rette. Il modello di Teresa Manganiello arriva in un momento in cui si sente il bisogno di ritornare ai veri valori, a cogliere la vera bellezza a riscoprire le cose davvero importanti della vita. Teresa Manganiello è una donna semplice che ha una saggezza che va al di la di ogni cultura, perchè viene dall'alto da colui che dovrebbe indicare il cammino qualora ci facessimo trasportare. Anche la morte viene affrontata con una tale grazia. L'uomo vive in un sogno e quando si addormenta per sempre entra nella vera vita, quella in cui ci rincontreremo tutti. Un grande messaggio d'amore per l’umanità, di carità di umanità quello lanciato attraverso questo film, un messaggio molto attuale che nonostante tutto fa ancora sperare.